Spillover. L’evoluzione delle epidemie

Titolo originale: Spillover: Animal Infections and the Next Human Pandemic

Autore: David Quammen (n.1948)
Anno: 2012
Voto: 7/10
Genere: Saggio – Medicina – Scienze

La prossima pandemia potrebbe venir fuori da un mercato cittadino della Cina meridionale“.

Ecco la ragione per cui, durante la pandemia da coronavirus del 2020, è tornato in auge con prepotenza il saggio datato 2012 e firmato da David Quammen, giornalista statunitense con una certa esperienza nella divulgazione scientifica. Profezia che si avvera in modo prodigioso o previsione semplicissima per chi conosce l’argomento in questione?

Con il termine spillover – it. tracimazione, versamento – che dà il titolo al libro si indica il fenomeno per cui una specie animale portatrice di un agente patogeno, entrando in contatto con un’altra specie, riversa quest’ultimo. È quello che più comunemente si definisce salto di specie e che a sua volta è molto più comune di quanto non si pensi: gran parte, quasi due terzi, dei virus noti all’umanità ci sono stati trasmessi, per l’appunto, dagli animali. Alcuni di questi, trasmettendosi poi da individuo a individuo – cosa niente affatto scontata -, hanno causato problemi ancora oggi gravissimi.

Da questo volume veniamo a sapere, se non siamo del settore, come casi del genere siano stati frequentissimi anche negli ultimi decenni. Quammen ne racconta i più emblematici in nove capitoli, partendo dall’epidemia di Hendra scoppiata in Australia nel 1994 per seguire l’ascesa di Ebola, HIV e agenti meno noti, magari vicini a noi sul piano geografico ma passati in sordina, poiché circoscritti nella loro insorgenza. Ogni episodio è raccontato con dovizia di informazioni scientifiche ma anche con grande chiarezza, senza lesinare curiosità e aneddoti. L’autore ha presente l’esempio di opere come ‘Area di contagio‘ (1994) di Douglas Preston – romanzo-saggio sulla scoperta di Ebola – e non intende cadere nel sensazionalismo.

Quammen
Ed. Adelphi 2017

Molte le informazioni che faranno la gioia di chi si avvicina al tema ma di buon numero anche le riflessioni: il pericolo di nuovi spillover si fa sempre più ingente con l’antropizzazione progressiva e inesorabile del pianeta. Occorrerebbero nuovi studi e, forse, la promozione di un diverso rapporto con la natura, senza scendere nella sola retorica. Alta la probabilità di uscirne con uno sguardo più diffidente nei confronti dei pipistrelli.

“In quanto esseri umani siamo parte della natura, e che la stessa idea di un mondo naturale distinto da noi è sbagliata e artificiale”

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