Area di contagio

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Titolo originale: The Hot Zone

Autore: Richard Preston (1954-vivente)
Anno: 1994
Voto: 5.5/10
Genere: Romanzo di divulgazione scientifica – Thriller – Scienze biologiche

Raccontato come un thriller ma riportante notizie vere, ‘Area di contagio‘ è un modo utile sebbene poco ortodosso per capire meglio di cosa parliamo quando chiamiamo in causa il virus Ebola. Si tratta di un nemico molto più subdolo e spaventoso di quanto ci venga descritto dalle poche note che ci giungono dalla stampa normale. Un morbo che si presenta simile a una fortissima febbre per poi consumare il corpo con emorragie interne ed esterne; un malato in stato avanzato perde molte funzionalità del cervello finendo col subire la ‘spersonalizzazione‘ come uno zombie.

Il libro racconta la storia del rapporto tra l’umanità e il virus, a cominciare dal primo contatto per finire con un episodio noto a pochi: il cosiddetto “incidente di Reston” (1989), causato da una fuga di Ebola in un laboratorio in Virginia e che avrebbe potuto portare conseguenze catastrofiche. All’epoca non esisteva la benché minima speranza di guarire dalla malattia sicché il tono del libro presenta un grado di allarmismo oggi ingiustificato. L’esigenza di catturare il lettore ha poi portato Preston a qualche esagerazione romanzesca; come quando ad esempio descrive fra gli effetti di Ebola anche la liquefazione degli organi (cosa non esatta). Per informazioni migliori, ci sono a disposizione opere più ‘serie’.

“In un certo senso, si può dire che la Terra sta creando una risposta immunitaria alla razza umana. Comincia cioè a reagire al parassita umano, al cemento che invade il pianeta, alla cancerogena iperdensità abitativa delle città europee, giapponesi e statunitensi, sature di primati che si moltiplicano, agli insediamenti che crescono e si espandono minacciando di travolgere la biosfera con estinzioni di massa”

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