Conto alla rovescia. Quanto ancora potremo resistere?

Titolo originale: Countdown: Our Last, Best Hope for a Future on Earth?

Autore: Alan Weisman (n.1947)
Anno: 2013
Voto: 6/10
Genere: Saggio – Scienze sociali – Attualità

Un pianeta popolato da miliardi di esseri umani, in cui l’urbanizzazione ha prosciugato del tutto le risorse naturali e non è possibile non dico vivere, ma quasi nemmeno respirare: è l’incubo che ricorre nei romanzi fantascientifici di Asimov, ma anche la realtà che presto potremmo esperire. Non ci sono mai stati tanti umani come in quest’epoca della storia, quasi 7,5 miliardi nel 2016. Con una crescita media di un milione ogni quattro giorni. Abbiamo preso alla lettera l’adagio biblico: “Crescete, moltiplicatevi e riempite la terra” (Genesi 1,28). Bisogna tuttavia vedere quanto la Terra sia d’accordo con esso, e se sia in grado (o voglia) nutrire sempre più inquilini.

La risposta sembrerebbe essere negativa. Il nostro pianeta già oggi non sarebbe in grado di sfamare 1/6 della sua popolazione umana, anche se massimizzassimo la distribuzione delle risorse e azzerassimo gli sprechi. La scienza, che pure ha fatto molto per migliorare produzione e produttività agricole, non sembra avere più tante cartucce da sparare. Saremmo pertanto di fronte a un problema senza precedenti. Come risolverlo?

La proposta dello scrittore statunitense Alan Weisman è piuttosto brutale: noi esseri bipedi dobbiamo semplicemente diminuire. Beh, dai, non proprio ‘semplicemente‘. Dovremmo comunque affrontare un passaggio evolutivo, stavolta più mentale che fisico, consistente nella ricerca di ciò che sarebbe bene per la specie e non solo per gli individui. Concepire piani mondiali di controllo delle nascite, soprattutto. Magari evitando gli effetti collaterali vistisi nell’unico esempio verificatosi storicamente, quello cinese. E comunque nel più breve tempo possibile, dato che ormai avremmo a che fare con un ‘Conto alla rovescia‘ finalizzato a una possibile catastrofe.

Purtropalan-weisman-conto-alla-rovesciapo, afferma l’autore, questo passaggio epocale non sarebbe ancora possibile per via dell’influenza delle religioni, restie ad accettare quello che per loro sarebbe il principale effetto collaterale di tutto questo: la definitiva scissione tra sesso e procreazione. Un atto che comunque, a ben vedere, molti sarebbero felicissimi di compiere.

Saggio provocatorio ma che affastella argomenti diversi in modo talvolta confusionario. Decisamente troppo lungo per quello che dovrebbe dimostrare.

“Quando la saggezza ti dice che non devi fare altri figli, è permessa la vasectomia”
(Ayatollah Ali Khamenei)

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